Sei qui: Inizio » Fotografia » Blog Foto » E' il turno di Canon: prima mirrorless a pieno formato, la "EOS R"

Dopo l'annuncio di Nikon del loro ingresso nel mondo delle mirrorless a formato pieno (il nostro articolo di approfondimento a questo link), anche Canon non poteva stare fuori dal giro attualmente dominato finora da Sony e ieri ha annunciato la sua proposta in merito: un nuovo attacco dedicato RF e la prima fotocamera, la EOS R, che si dovrà confrontare con la nuova Nikon Z6 e con l'attuale offerta di Sony in questo segmento che è l'ottima A7III.

Ecco il video ufficiale di presentazione (in inglese) del nuovo sistema RF.

 

Analizziamo tutte le novità e il confronto con la concorrenza partendo partendo proprio dal nuovo attacco.

Il nuovo attacco RF

Come in Nikon, anche Canon introduce un nuovo attacco per il formato mirrorless 35mm: attacco RF (R non starà sicuramente per Reflex ??????), con un diametro che è lo stesso dell'attuale Canon EF a 54 mm ma con distanza dal sensore (distanza di flangia) molto ridotta da 44 mm a 20 - rispetto a Nikon e Sony è comunque il maggiore (rispettivamente 16 e 18 mm). La riduzione della distanza consente di costruire obiettivi e fotocamere più compatte ma anche di migliorare la qualità ottica contenendo ad esempio le aberrazioni cromatiche.

Il nuovo attacco prevede ben 12 contatti per far comunicare la macchina con l'obiettivo - Canon sostiene che il protocollo di comunicazione è stato profondamente rinnovato con molti più dati scambiati per migliorare ad esempio la messa a fuoco. Questo comporta anche che gli attuali obiettivi EF connessi tramite adattatore alle macchine RF non potranno probabilmente essere sfruttati in tutte le potenzialità che il nuovo attacco fornisce.

Sono infatti forniti ben 3 adattatori da RF a EF/EF-S: uno base incluso nell'acquisto della nuova fotocamera, uno intermedio che è dotato anche di un anello di regolazione la cui funzione può essere impostata dalla fotocamera (es. regolare gli ISO o il diaframma), uno più evoluto (e costoso, siamo intorno ai 400 €) che oltre all'anello offre anche la possibilità di inserire dei filtri (così da poter mettere dei filtri posteriori per quegli obiettivi che non li supportano avvitati sul fronte). L'adattatore consente di montare anche obiettivi EF-S, quelli per il formato APS-C: ovviamente non tutto il sensore pieno formato sarà utilizzato, ma ad esempio per il video 4K sulla nuova fotocamera EOS R l'utilizzo di obiettivi per APS-C è (purtroppo) particolarmente utile - "purtroppo" perché è dovuto ad una forte limitazione che vedremo sotto.

Sono stati annunciati i primi 4 obiettivi con attacco RF - le specifiche sono disponibili nel nostro Catalogo Obiettivi:

  • RF 28-70mm F2L USM - è il primo zoom al mondo con questa gamma di focali ad avere un'apertura di f/2 (normalmente sono a f/4 o f/2.8), quindi molto luminoso, purtroppo non stabilizzato. Attenzione però al peso: quasi 1 Kg e mezzo.. E al costo abbastanza esorbitante: 3500 €.
  • RF 50mm F1.2L USM
  • RF 24-105mm F4L IS USM - classico zoom tutto fare, stabilizzato e significativamente più compatto della versione tradizionale per reflex.
  • RF 35mm F1.8 Macro IS STM

 

La nuova fotocamera

La prima fotocamera mirrorless full-frame e quindi con il attacco RF è la EOS R - la scheda con le principali caratteristiche tecniche è a questo link.

Vediamo le principali novità positive e gli aspetti invece critici.

Novità positive

Ecco le principali novità positive di questo modello:

  • Sensore: un nuovo sensore da 30 MP, con maggiore risoluzione rispetto sia alla Nikon Z6 che alla Sony A7III che hanno entrambe 24 MP. Per quanto riguarda le sue prestazioni in termini di gamma dinamica, nitidezza, profondità di colore, bisogna attendere i test sul campo. Canon finora non ha eccelso nella gamma dinamica, sempre sorpassata da Sony e Nikon su questo aspetto.
  • AutoFocus: continua l'impiego dell'ottimo sistema Dual Pixel di Canon per la messa a fuoco che nella EOS R viene ulteriormente evoluto fornendo ben... 5655 punti di messa a fuoco, un valore mai visto su nessuna fotocamera (talmente tanti punti da sembrare quasi eccessivi). Questi punti sono disposti a coprire l'88% della larghezza e il 100% dell'altezza dell'inquadratura - ad esempio nella Sony A7III la copertura complessiva è del 93%. L'AF riesce anche ad operare in condizioni di estrema scarsità di luce, addirittura -6 EV (non eguagliata da nessun altro modello confrontabile): peccato che leggendo le note si scopre che questo vale solo per obiettivi con diaframma di f/1.2 o ancora più aperto, che sono veramente rari e costosi - possiamo dedurre che su un f/2 stia intorno ai -4/4.5 EV che comunque è un valore ottimo e non inferiore alla concorrenza. Viene introdotta la messa a fuoco sull'occhio, come ha da tempo Sony e Fuji, ma funzionante solo su fuoco fisso e non con autofocus continuo.
  • Mirino: come Nikon, viene offerta la migliore tecnologia disponibile sul mercato, con 3.69 milioni di punti (occhio che come per le altre marche, ogni punto del mirino è monocolore per cui se vogliamo contare i pixel bisogna dividere per 3), con stessa risoluzione delle nuove Nikon Z6/Z7 entre la Sony A7III si ferma a 2.36 milioni di punti. L'ingrandimento però non è ottimale, con un fattore 0.76x, mentre Sony A7III (che è il diretto concorrente di questa EOS R) ha 0.78 e la Nikon Z6 arriva a 0.80.
  • Schermo LCD: Canon è nota per fornire molte delle recenti fotocamere con LCD ottimi, completamente articolabili in modo da essere girati anche verso chi riprende, e anche la EOS R ne è dotata, con una risoluzione di 2.1 milioni di punti, come la Nikon Z6 -che però non è completamente articolabile- e con il doppio di risoluzione rispetto alla Sony A7III che pure non offre il display articolabile. L'LCD è quindi il migliore e sensibile al tocco in modo molto reattivo.
  • Controlli: sul retro sono presenti 7 tasti più la solita rotella centrale cliccabile sui 4 punti cui viene aggiunto un nuovo tipo di comando con una striscia orizzontale che può essere cliccata a sinistra, destra, al centro e anche si può "strisciare" il dito da un verso all'altro: questo nuovo controllo (multi-function bar) può essere configurato per svolgere varie funzioni, ad esempio relative alla messa a fuoco; purtroppo non è invece incluso un joystick, che ormai tutte le fotocamere full-frame di un certo livello offrono. Sulla parte superiore oltre al tasto di accensione e di scatto, troviamo 4 tasti, una rotella verticale, una orizzontale per selezionare a ciclo le varie modalità (non c'è più lo storico selettore PASM!) e un piccolo display monocromatico che riporta le principali impostazioni come nelle reflex.
  • Connettività: oltre allo standard (HDMI, microfono, cuffie, wifi) è disponibile anche una presa USB-C con cui si può anche ricaricare la batteria e la connessione via bluetooth.
  • Uscita video: è possibile registrare con un dispositivo esterno quello che riprende la fotocamera ad alta qualità: risoluzione 4K con sotto-campionamento 4:2:2 a 10 bit (in parole povere con maggiore precisione su livelli di luce rispetto agli standard normalmente usati) e curva di riproduzione Canon-Log per conservare il massimo della dinamica per la post-produzione. L'uscita esterna a 4:2:2 10 bit è anche offerta dalle nuove Nikon Z6/Z7, mentre la Sony A7III si ferma a 8 bit.

Aspetti mancanti/critici

E ora vediamo gli aspetti che sono al di sotto delle aspettative, alcuni particolarmente importanti:

  • sensore non stabilizzato: Canon è l'unica che non dota il sensore di stabilizzazione, sia le nuove Nikon che le Sony recenti lo hanno. E' una mancanza significativa che obbliga per scatti in luce insufficiente ad alzare gli ISO o a dotarsi di obiettivi stabilizzati - invece di avere 1 stabilizzatore nel sensore bisogna avere tanti stabilizzatori quante lenti.... anche se sule focali lunghe bisogna ricordare che la stabilizzazione nell'obiettivo tende ad essere più efficace che nel sensore.
  • supporto memorizzazione: è presente un solo slot per le schede di memoria, forte limite per gli utilizzatori professionali che non possono rischiare di perdere il lavoro fatto per una scheda di memoria che si corrompe (è raro ma succede e quando succede, se si tratta di un evento non ripetibile il fatto di aver perso le foto è gravissimo). E' una scelta a mio parere gravemente sbagliata, fatta anche da Nikon con le sue nuove Z6 e Z7, probabilmente per lanciare più avanti altri modelli che l'avranno ma saranno ancora più costosi. Come si può far pagare una fotocamera ben oltre 2 mila euro e non mettere 2 slot? Ricordo che la Sony A7III (che costa meno) li ha, così come altre fotocamere di prezzo inferiore.
  • video: ovviamente la nuova fotocamera consente di filmare in 4K ma ci sono importanti limitazioni rispetto alla concorrenza (es. Sony AIII) relativamente al comparto video:
    • il 4K non utilizza tutta l'ampiezza del sensore ma solo una parte centrale, corrispondente a circa un ritaglio di 1.8 volte (in vari siti su Internet si legge di 1.7 volte ma considerando sia il ritaglio orizzontale che quello verticale siamo ad oltre 1.7 volte). Questo, ovviamente non chiaramente pubblicizzato -comprensibile per ragioni di marketing ma non accettabile come trasparenza verso il cliente- vuol dire che si compra una macchina pieno formato e poi per i video ad alta risoluzione è come avere una macchina con sensore più piccolo APS-C!
    • la moviola (video rallentato) a 120 scatti/sec (quindi 4 o 5 volte rallentato rispetto al formato televisivo europeo o al cinema) è possibile solo a risoluzione ribassata inferiore al full HD - 1280 x 720 - e per un massimo di 7 minuti e mezzo. A fine 2018 è veramente non al passo con la concorrenza.
    • i primi test hanno notato un forte effetto di rolling shutter - soggetto che compare inclinato se si sposta in movimento veloce. Vedremo test più approfonditi ma è un po' preoccupante. 
    • i bitrate sono molto alti (fino a 420 mbit/sec), quindi si potrebbe pensare che la qualità è altissima anche se ciò significa file video molto molto grandi. In realtà il software di creazione/compressione del video di Canon non è efficientissimo, quindi un file grande il doppio rispetto ad un filmato Sony di stessa durata non è sicuramente a qualità doppia. Almeno è stato abbandonato l'utilizzo del formato video MJPEG che era stato utilizzato nella EOS 5D Mark IV, che produceva file ancora più grandi.
  • raffica: viene pubblicizzato il valore di raffica a 8 scatti/sec, che è comunque inferiore rispetto ai 12 della Nikon Z6 e ai 10 della Sony A7III, peccato che questo valore è possibile solo con fuoco fissato, altrimenti bisogna scendere a 5 scatti/sec o, alla modalità che garantisce la messa a fuoco in movimento, di un misero 3 scatti/sec. La Sony A7III fa 10 scatti/sec con AF continuo. 
  • durata batteria: il valore ufficiale secondo lo standard CIPA è di (soli) 370 scatti, un po' meglio del bassissimo 310 della Z6 ma molto meno dei 710 della Sony A7III. Sappiamo comunque che i valori CIPA sono molto pessimisti, nel senso che nell'utilizzo "normale" si riescono a fare almeno il doppio degli scatti, ma in ogni caso rispetto alla Sony l'autonomia è molto inferiore.
  • prezzo: sul mercato italiano ufficialmente il prezzo di partenza sarà di 2629 € inclusivo dell'adattatore base per gli attuali obiettivi EF/EF-S. La nuova Nikon Z6 sarà venduta a circa 2000 $, in Italia sarà probabilmente intorno ai 2400 €.

 

In sintesi una macchina sicuramente interessante ma a mio parere ci sono forti limitazioni, probabilmente solo commerciali, che su un modello da 2600 €, se si vuole rimanere su Canon, forse suggeriscono di attendere il modello successivo per un utilizzo di alto livello quale il prezzo suggerisce. Oppure attendere un po' e scenderà di prezzo.

Il nuovo attacco RF è certamente promettente per i nuovi obiettivi che verranno sviluppati e nel lungo termine andranno a sostituire man mano gli attuali.

  • Produttori menzionati in questo articolo: Canon