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In questo articolo analizziamo lo zoom Sony FE 24-105mm f/4 G OSS, uscito a fine 2017 (tutti i dettagli nella nostra scheda qui) ad un costo in Italia intorno ai 1350-1400 €, un prezzo importante quindi ci aspettiamo un valore corrispondente.

Indice

Costruzione

La confezione comprende una borsa/marsupio per l'obiettivo e il paraluce in plastica.

Sony 24-105 f4 unboxingConfezione

La qualità costruttiva è ottima, l'impressione è di solidità, d'altronde parliamo di un obiettivo della serie G (non è il top che è la G Master ma comunque siamo ad alti livelli). Gli anelli di zoom e messa a fuoco in gomma trattengono un po' i granelli di polvere, ma è un aspetto assolutamente secondario.

Sony 24-105 f/4 G OSS

Peso: 663 grammi quindi non è sicuramente un obiettivo leggero, anche se come zoom full-frame è relativamente leggero: per fare un confronto, il nuovo Canon EF 24-105mm f/4 L IS USM II per reflex, anch'esso stabilizzato, pesa 795 grammi quindi un 20% in più - per contro il vecchio Canon EF 24-105mm f/4 L IS USM (modello del 2005 e ora non più in produzione) pesa praticamente come questo Sony (670 grammi). Il Sigma 24-105 f/4 DG OS HSM Art, anch'esso stabilizzato, pesa ben 885 gr.

Il diaframma è composto da 9 lamelle per un'apertura quasi circolare, ci sono ben 17 lenti in 14 gruppi con 4 elementi asferici e 3 a bassissima dispersione per ridurre le classiche imperfezioni (aberrazioni cromatiche, perdita di nitidezza ai bordi, ecc.).

E' dotato di stabilizzazione ottica che consente di ridurre i tempi di esposizione di oggetti statici realisticamente fino a 2-3 stop senza incorrere nel mosso.

Sono presenti 3 comandi: il selettore AF/MF, l'attivazione/disattivazione della stabilizzazione e un pulsante il cui utilizzo può essere programmato sulla fotocamera Sony - tipicamente si usa per bloccare la messa a fuoco o attivare la messa a fuoco sull'occhio (eye-focus).

Ufficialmente l'obiettivo è dotato di accorgimenti per essere resistente alla polvere e all'umidità, anche se non mi fiderei a tenerlo sotto un temporale - ad esempio non c'è un anello in gomma intorno all'attacco con la fotocamera.

24 105 rearAttacco posteriore

Il cambio di focale determina una variazione della lunghezza dell'obiettivo (più è tele e più si allunga). Non è presente un selettore per bloccare l'estensione, anche se non sembra essere particolarmente soggetto ad auto-allungarsi quando in posizione verticale, ma solo un utilizzo per mesi potrà confermare o meno che non si presenti nel tempo questo comportamento fastidioso.

I filtri sono supportati con diametro di 77 mm.

Messa a Fuoco

La messa a fuoco è interna, quindi l'obiettivo non varia di lunghezza e nemmeno l'estremità ruota durante la messa a fuoco, utile per montarci un polarizzatore.

Notevole è l'utilizzo "quasi" macro: si può scattare un soggetto a soli 38 cm per cui si riesce ad avere un rapporto di ingrandimento di 0.31 che è superiore ai modelli di altre marche (es. il Sigma ha 0.21, il nuovo Canon 0.24 e il vecchio 0.23). Nell'utilizzo pratico, gli scatti così da vicino con il Sony necessitano però di chiudere un po' il diaframma (o di allontanarsi qualche cm) - a 38 cm con f/4 il risultato non è il massimo della nitidezza.

La messa a fuoco manuale è indiretta come in tutte le Sony (si chiama "focus by wire") - si gira l'anello di messa a fuoco sull'obiettivo che manda un segnale alla fotocamera che a sua volta comanda l'obiettivo di spostare il fuoco. A chi è abituato ad una trasmissione diretta, questo metodo può non piacere, nell'uso pratico comunque con la funzione di ingrandimento del soggetto si riesce ad essere piuttosto precisi nella messa a fuoco manuale, chiaramente non ci si può basare su tacche sull'obiettivo per posizioni di fuoco predefinite, quindi per fotografare le stelle bisogna ingegnarsi un attimo...

Qualità Ottica

E ora passiamo a uno degli aspetti più importanti che è la qualità dell'immagine che viene riprodotta attraverso questo zoom.

Distorsione e Vignettatura

Senza l'autocorrezione fatta dalla fotocamera (di default è abilitata) o in post processing, la distorsione sarebbe parecchio pronunciata -a barilotto- soprattutto nella focale grandangolo (intorno ai 24 mm) e -a cuscinetto- nella focale tele (verso i 105 mm). La correzione automatica software fa un ottimo lavoro anche se volendo essere pignoli qualche minima distorsione rimane ma direi che non disturba.

Anche la vignettatura, che nativamente sarebbe pronunciata soprattutto in focale grandangolo (gli angoli estremi sarebbero quasi neri), viene corretta bene via software.

Risoluzione

I test per la risoluzione sono stati fatti con la pieno formato Sony A7 III che ha 24 megapixel, con foto ripetute e scegliendo la più nitida.

Ed ecco di seguito i campioni così da rendersi conto concretamente delle differenze per chi è interessato a scrutare i pixel - tutti i ritagli sono al 100%.

Vediamo a 24 mm: non ci sono differenze visibili al centro, sempre ottimo, tra i vari diaframmi; al bordo si vede un miglioramento chiudendo, con prestazioni comunque molto buone per uno zoom di questo tipo.

24mm24 mm - centro

24mm   border24mm - bordo

Ora vediamo a 35 mm: centro sempre ottimo, bordi anche qui più soffici ma accettabili che migliorano come contrasto/nitidezza chiudendo a f/5.6-8.

35mm35 mm - centro

  

35mm   border35 mm - bordo

Passiamo a 50 mm: centro sempre molto buono (anche se leggermente meno che sulle focali più corte), stavolta per cambiare andiamo a vedere gli angoli e si vede come serva chiudere per avere un buon contrasto e dettaglio.

50mm50 mm - centro

 

50mm   corner50 mm - angolo

Passiamo quindi a 70 mm: qui il centro è molto buono ma non più ottimo come nelle focali più corte. Bordi non male, con miglior contrasto chiudendo il diaframma.

70mm70 mm - centro 

70mm border70 mm - bordo

E concludiamo con 105 mm: centro buono (non super), bordi buoni, angoli a f/4 morbidi e serve chiudere per un risultato di qualità.

105mm105 mm - centro

105mm   corner105 mm - angolo

Ma quanto è di qualità questo obiettivo?

Prima di passare ai prossimi aspetti, credo sia interessante, a parte confrontare come cambiano nitidezza e contrasto alle varie focali e diaframmi, confrontare questo zoom con altri obiettivi.

Vediamo velocemente 2 casi volutamente molto diversi tra loro: il primo è il Sony 18-200 f3.5-6.3 per formato APS-C, uno zoom ben 11x che è un tuttofare per ad esempio una Sony A6300/A6500. Qui la domanda è: che vantaggi da' in termini di nitidezza e contrasto il passare da APS-C con un super-zoom ad una full frame con uno zoom un po' più ristretto ma comunque 4.4x? In breve: il centro è buono con entrambi, ma bordi ed angoli anche nelle migliori condizioni, ossia f/8 e ottima illuminazione, sono un altro pianeta con full-frame e 24-105 - si veda qui sotto con entrambe le impostazioni a 100 ISO, f8 e 28 mm equivalenti (18 mm su APS-C per tenere in conto del fattore di ritaglio).

18200vs24105 borderA6300 + 18-200 contro A7III + 24-105

E ora passiamo all'altro confronto, all'opposto: come si comporta rispetto ad un campione di nitidezza, un fisso noto per la sua risoluzione d'immagine - il Sony Sonnar Zeiss 55 mm f/1.8? Anche qui le differenze al centro non sono sensibili ma il fisso nei bordi ed angoli mostra una tenuta di contrasto e nitidezza rispetto al 24-105 sicuramente visibile.

24105vssonnar24-105 mm contro sonnar 55 mm

Aberrazioni cromatiche

24 105 locaNon si vede aberrazione cromatica longitudinale

Non ho effettuato test su astigmatismo/coma per l'astrofotografia (deformazione dei punti luminosi verso la periferia dell'inquadratura) in quanto con un'apertura massima di solo f/4 non è la lente ideale per questo tipo di utilizzo.

Bokeh

Non è un obiettivo con grande apertura, quindi anche lo sfuocato (cosiddetto "bokeh") è in parte limitato, ma soprattutto sulla focale lunga da teleobiettivo e con soggetti vicini si riesce ad ottenere un'ottima separazione dal fondo.

 

bokehBuon sfuocato con soggetti vicini

Detto questo, lo sfuocato non è ai massimi livelli: nelle zone di transizione (poco dietro il piano focale) i profili netti (tipo un ramo, una ringhiera) diventano doppi e l'interno dei cerchi del bokeh non sono estremamente uniformi.

Sony 24-105 bokeh - raddoppio lineeLo sfuocato ha qualche effetto di raddoppio linee

Controluce

Non è il pezzo forte di questo zoom: almeno sulle focali corte, dove è più facile avere il sole nell'inquadratura, compaiono parecchi riflessi multi-colore anche evidenti.

24 105 flareVari riflessi nel controluce alle focali corte

Alternative

Quali alternative a questo zoom? Se rimaniamo nell'ambito del formato pieno, le possibilità sono le seguenti:

Insomma, si vede che il Sony 24-105 f/4 G OSS non ha grandi rivali come zoom di buona qualità e con un'estensione di focali comodissima.

Giudizio finale

Un obiettivo molto interessante, con una gamma di focali che lo rendono estremamente versatile da un buon grandangolo (con 24 mm si fanno già inquadrature ampie) fino ad un buon medio teleobiettivo (considerando anche la buona risoluzione al centro). Qualità ottica ottima al centro, buona ai bordi anche se per avere maggior uniformità serve chiudere a f/5.6, non superlativo tuttavia nel controluce. Ottima costruzione, stabilizzazione ottica e basse aberrazioni completano una valutazione decisamente positiva, anche se il prezzo è piuttosto alto, in linea con i livelli Sony sugli obiettivi di qualità. 

AspettoNoteVoto
  8.0/10
Costruzione

non troppo pesante per il tipo di lente

stabilizzato

aspetto molto robusto

9.0/10
Qualità ottica

ottimo al centro, bordi dal discreto al molto buono

aberrazioni cromatiche molto contenute

scarso nel controluce

8.0/10
Qualità/Prezzo qualità alta, prezzo... anche 7.0/10

 


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